estremi cronologici
1951 - 1964
tipologia
Strutture sanitarie
DESTINAZIONE
Struttura ospedaliera privata
perchè tutelarla
La clinica è eretta su un suolo dalla complessa orografia ed in accentuata pendenza, tra la via Manzoni e la sottostante via Tasso. Nonostante le difficoltà, Cocchia risolve la progettazione senza abdicare alla purezza del linguaggio, ottenendo «un razionalismo qualificato e vibrante che ricerca in una intrinseca articolazione il mezzo di umanizzarsi» (Piccinato, 1954). Egli scompone l'opera in tre semplici volumi collegati da una flessuosa rampa elicoidale, ognuno dei quali risponde a delle esigenze differenti: a monte, quello adibito alle camere di degenza con ampi nastri aperti su tre livelli, quello per sale operatorie nel mezzo, e quello per i servizi, sottoposto rispetto agli altri. L'intera opera, «frutto di un fine e gradevole razionalismo» (Castagnaro, 1998), per mutate esigenze di spazio e per incremento di attività negli anni Ottanta è stata ampliata con l'annessione di una palazzina del parco Matarazzo, la quale è stata ristrutturata e collegata alla sovrastante clinica a mezzo di una galleria vetrata progettata da Ferdinando De Blasio.
Mappa
* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.