estremi cronologici
1955 - 1958
tipologia
Edilizia residenziale pubblica
DESTINAZIONE
edilizia residenziale pubblica e convenzionata
perchè tutelarla
Il vasto quartiere, sorto per iniziativa dell'INA casa, è costituito da 25 edifici in linea, di due, tre e quattro livelli, da un edificio a torre ad otto livelli, da una chiesa parrocchiale, nonché da negozi e centro sociale, tanto che fu definito «il primo esempio, nella zona, di quartiere, nel senso moderno della parola [.]in base a piani predisposti nell'intenzione di conferire carattere unitario alle maggiori concentrazioni edilizie» (Cocchia, 1961). Il complesso, che segue l'andamento orografico e le curve di livello del terreno, si estende a valle del rione Traiano e a monte di Fuorigrotta, da cui è separato da una ripida scarpata, con accessi dalle due estremità: in corrispondenza di via Terracina e su via Cassiodoro. Di impronta neorealista echeggiante «il quartiere romano tiburtino come manifesto emblematico, il nuovo insediamento richiama nell'impianto e nei caratteri architettonici e urbani l'immagine tradizionale di antichi nuclei sorti spontaneamente su strade o cammini preesistenti, diffusi un po' dovunque sul territorio nazionale e segnatamente nel sud» (Pagano, 1994). L'ispirazione tradizionale è rimarcata dall'uso dei materiali, dai muri di sostegno in pietra vesuviana, dall'attintatura a calce delle facciate, dalle scale esterne come percorso urbano e come accesso alle cellule abitative.
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