Premio IN/Arch 1969 Campania: “Per i pregi formali e la chiarezza che l’opera rivela nel rapporto fra lo spazio organizzato ed il sistema costruttivo a struttura ampliabile: per l’impegno figurativo e l’alto standard di civiltà applicato ad un tema non celebrativo, né di speculazione edilizia”. Si tratta dell'ampliamento di un insediamento industriale con un’officina per lavorazione di guarnizioni in gomma, neoprene e acciaio, e un edificio uffici. Il complesso si sviluppa per fasi con elementi modulari, come la struttura reticolare di copertura, suddivisa in vele triangolari di solaio con aperture verso NE/NO, che riduce gli ingombri (impianti coincidenti con i pilastri) e dà all'interno effetti di luce cangianti. La ricerca tende a un'espressione formale che evidenzia i caratteri evolutivi della struttura organizzativa: una forma che abbia in ogni momento una sua compiutezza: ma che denunci, attraverso “maglie di attesa”, la disponibilità alla crescita e alla continua trasformazione. L’edificio uffici è caratterizzato dal reticolo di cavi di sospensione che, in ogni fase di crescita, si spostano sulla nuova copertura. I rampanti disgiunti della scala vanno oltre la copertura: la possibilità di crescita senza interferenze con l’attività in corso genera immagini apparentemente interrotte. Uso di materiali diversi: acciaio a vista per la struttura, murature in mattoni, tamponamenti rivestiti in eternit, infissi in neoprene.