Nel 1971 Giulio Buonpane e Pietro Monti realizzano la sede del Banco di Roma, sapientemente incastrata in un’ala dell’ex Palazzo Leonetti, dimostrando la possibilità di una positiva coesistenza del nuovo con l’antico. Tale inserimento determina non solo una pianta molto articolata, ma anche una significativa sezione libera all'interno dell’invaso, articolato con soppalchi, passaggi pensili, scale in corpi cilindrici, scalette a vista in metallo e ogni altro elemento in grado di rendere funzionale e piacevole uno spazio delimitato all'esterno da un involucro dalle forme piuttosto severe. Questo attributo sembra quello che meglio definisce la scura e fitta maglia metallica dei tre ordini vetrati. L’involucro poi è felicemente concluso dal tetto a più spioventi rivestito in cotto che unisce il corpo della banca a quello del Palazzo Leonetti. Una preesistenza, dichiara Renato De Fusco, che risulta valorizzata al massimo dal nuovo inserimento, come raramente è avvenuto.