CENTRO PARROCCHIALE

CENTRO PARROCCHIALE

AUTORE principale*

Antonio Lavaggi

comune

Afragola

provincia

Napoli

località

Afragola

estremi cronologici

1982 - 1986

tipologia

Edifici per il culto

DESTINAZIONE

Complesso parrocchiale (Chiesa, campanile, canonica)

perchè tutelarla

L’impianto urbano realizzato dopo il terremoto del 1980 consta di tre piazze (civile, commerciale e religiosa) unite-separate da un sistema di muri che richiudono il complesso parrocchiale e il mercato e costituiscono la quinta contro cui si appoggia l’ufficio postale. Questa soluzione nasce dalla suggestione ispirata dai muri delle insule conventuali, caratterizzata da una molteplicità di scorci e trasparenza. Gli esiti formali sono stati però fortemente condizionati dalle tecnologie costruttive imposte in fase di esecuzione. La morfologia dell'impianto urbano delle tre piazze è a "L" rovesciata con l'asse principale orientata nord-sud. Il nucleo centrale intorno al quale si articola l'intervento è la piazza civile. Qui si evidenziano quattro distinti fronti identificabili a nord dagli edifici comunali, a ovest dal fronte dell'ufficio postale, a est dal muro del complesso parrocchiale e a sud dal recinto del mercato. Nel progetto della chiesa viene riproposto il tema dell’”edificio nell’edificio”. Qui il gioco delle trasparenze è meno accentuato che nel Centro Sociale: da una base parallelepipeda in calcestruzzo emerge un “frutto” in acciaio corten (il cilindro del tamburo e il cono della cupola). Quattro “squadri” angolari precisano gli angoli di un organismo a pianta centrale. Un asse diagonale (che poi è l’asse dell’intera insula) fa prevedere l’ingresso principale in corrispondenza dello spigolo sud-ovest dell’edificio; la sala centrale, a impronta circolare, è precisata da otto coppie di colonne binate in acciaio di colore azzurro che portano il cilindro del tamburo e il cono della cupola; un ballatoio intermedio misura l’altezza delle colonne e distribuisce lo spazio del matroneo. La geometria del quadrato genera dunque l’involucro esterno; quella del cerchio dà invece luogo alla struttura interna dell’edificio; la fascia cruciforme determinata dalla loro intersezione e proiettata in alto sui prospetti laterali individua le bucature. La scelta dei materiali accentua una lettura dell’edificio per parti: il calcestruzzo a facciavista listato con fasce di travertino (anche per agevolare le riprese di getto) connota il parallelepipedo di base; l’acciaio corten segna invece il cilindro del tamburo e il cono sovrapposto della cupola. (A. Picone, 2017, p. 54)

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.