estremi cronologici
1965 - 1983
tipologia
Edifici per il culto
perchè tutelarla
Nel lavoro di Aldo Loris Rossi, così come in quello di Donatella Mazzoleni, negli anni della contestazione prende forma un'ideologia improntata a una forte discontinuità con il passato, che trova nel progetto a pianta circolare della chiesa di Santa della Libera e del Santissimo Redentore una delle prime realizzazioni in chiave utopistica. In essa si rifiuta il principio dell'omologazione e dell'identità preordinata, ci si svincola dal contesto per fare dell'opera uno dei principali punti di riferimento di una nuova identità in funzione della città futura. Il complesso parrocchiale a Portici, i cui primi schizzi del 1965 sono oggi conservati presso il Fonds Régional d'Art Contemporain de la Région Centre a Orléans, è costruito in cemento armato, come quasi tutti i progetti dell'architetto. L'opera è ordinata sulla base di nodi strutturali, dai quali si sviluppano volumi circolari interrotti da elementi verticali sulla base di una intersezione di matrici geometriche di grande astrazione. Aldo Loris Rossi definisce staticamente l'edificio mediante superfici continue concavo-convesse e sviluppa il suo vocabolario formale centrato sulle opposizioni centrifughe-centripete e i contrasti tra elementi verticali e orizzontali, con l'inserimento di volumi fortemente sporgenti.
Mappa
* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.