HORTUS CONCLUSUS

HORTUS CONCLUSUS

AUTORE principale*

Mimmo Paladino, Roberto Serino, Pasquale Palmieri

comune

Benevento

provincia

Benevento

località

Corte San Domenico

estremi cronologici

1991 - 1992

tipologia

Parchi e Giardini

DESTINAZIONE

giardino museo

perchè tutelarla

L'intervento congiunto dell'artista della Transavanguardia Mimmo Paladino e degli architetti Roberto Serino e Pasquale Palmieri, insieme al lightning designer Filippo Cannata, è parte di un progetto di restauro del convento seicentesco di San Domenico. L’istallazione denominata, Hortus Conclusus, è stata realizzata entro lo spazio di uno degli antichi orti del complesso conventuale. Il complesso in seguito ha ospitato il Tribunale di Benevento ed è stato poi ridestinato a sede del Rettorato dell’Università del Sannio. I limiti dello spazio sono definiti dal fronte del convento, da un antico muro perimetrale in ciottoli e mattoni e da una quinta costituita da alcune preesistenze di architettura minore medievale. L’incarico che inizialmente riguardava la sistemazione di un sistema scultoreo, poi è divenuto uno spazio di riflessione sul tema della ridefinizione dei margini entro i quali mettere in scena la rappresentazione dell’arte. La soluzione architettonica è data da una lunga doppia parete, la "galleria", che definisce il limite e l’accesso all’hortus, aprendosi (attraverso un portale di 9 metri di luce) alla “piazza dei rimandi” di pietra e di bronzo. Un piano d’acqua è il terminale ambiguo che riflette un cavallo di bronzo collocato sulla sommità dell'antico muro in pietra restaurato. Il sistema delle relazioni è rafforzato dalla presenza di elementi perentori: il grande scudo circolare bronzeo, il muro portale rosso, le tessiture di reimpieghi di mura e pavimentazioni. Antico e nuovo, architettura e arte, interno ed esterno, il gioco delle ambivalenze definisce uno spazio affascinante per l’espressione poetica dell’evocazione alla quale porge il suo carattere metafisico. Nel 2005 il complesso è stato oggetto di un ulteriore intervento di restauro, che ha visto l’inserto di un chiosco ottagonale, installazione ad opera di Alessandro Mendini.

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.