MANIFATTURA CERAMICA POZZI VERNICI

MANIFATTURA CERAMICA POZZI VERNICI

AUTORE principale*

Luigi Figini, Silvano Zorzi, Gino Pollini, Gianluca Papini

comune

Sparanise

provincia

Caserta

località

Zona ASI

estremi cronologici

1960 - 1964

tipologia

Edifici per attività produttive

DESTINAZIONE

Stabilimento per la produzione di prodotti ceramici

perchè tutelarla

Gli stabilimenti della Manifattura Ceramica Pozzi sorgono nella piana di Sparanise, presso Capua. Senza fare alcun ricorso a imprese locali, in un arco temporale di circa quattro anni, su una superficie agricola di oltre 850.000 mq, si insedia un complesso industriale che esibisce i più avanzati criteri tecnologici, attivando un cantiere intelligente e sincronico, dotato di adeguate macchine di sollevamento e trasporto e di una centrale unica per la produzione del calcestruzzo, così da organizzare la costruzione pressoché simultanea dei quattro comparti produttivi: vernici, laminati, calandrati, ceramica. Con differenti approcci strutturali derivati sia dalla tempistica - consentire cioè di dare corso contemporaneamente alle quattro costruzioni -, che dalla destinazione d’uso dei singoli comparti, fatto salvo per il fabbricato degli uffici centrali, ciascun blocco produttivo presenta delle caratteristiche autonome, derivate dall'uso di sistemi di prefabbricazione, di precompressione, o anche di sistemi tradizionali. Il comparto vernici si compone di quattro fabbricati industriali a quattro piani destinati alla produzione integralmente eseguiti con sistemi tradizionali in calcestruzzo armato a faccia vista, e di due edifici contigui per l’immagazzinamento e il deposito del prodotto finito, con un particolare sistema di copertura con illuminazione dall'alto, studiato per impedire un irraggiamento diretto, ma garantire una sufficiente coibenza termica e il maggior impilamento possibile delle scatole di vernice in prossimità delle pareti. A tal fine Figini e Pollini scelgono di adottare una copertura di due ordini sovrapposti di tegoli con sezione a "V" e braccia dissimmetriche, diritta e rovescia, realizzati nel cantiere di prefabbricazione installato al centro del complesso, trasportati in opera e cuciti tra loro e alla trave che li regge, disposti in sequenza a interasse di 5 metri, lungo una luce costante fra gli appoggi di 20 metri. Ne deriva superiormente un’increspatura costante, che filtra la luce solare all'interno e che rivela in facciata imprevisti effetti formali. Il sistema utilizzato invece per gli oltre dieci edifici a unico piano dei settori laminati e calandrati si compone di travi a "T" in cemento armato precompresso, prefabbricate mediante casseforme metalliche. Infine, il gruppo ceramico, che costituisce con i circa 40.000 mq di superficie edificata l’entità costruttiva più rilevante, necessitando anche, soprattutto nelle due grandi unità principali, di tecnologie adeguate ai carichi delle attrezzature e ai cicli di produzione al suo interno, si caratterizza per l’uso semplificato di un telaio composto di pilastri, travi principali di collegamento gettate in sito e di una fitta orditura di travi secondarie prefabbricate in cemento armato semplice, con il compito di sostenere catene trasportatrici; il coronamento è a tetto piano con sheds discontinui.

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.