NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA

NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA

AUTORE principale*

Michele Capobianco, Corrado Beguinot, Massimo Pica Ciamarra, Daniele Zagaria

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

Centro Direzionale di Napoli

estremi cronologici

1971 - 1997

tipologia

Palazzi di Giustizia e Tribunali

DESTINAZIONE

Palazzo di Giustizia

perchè tutelarla

La necessità di realizzare un Palazzo di Giustizia a Napoli, per decongestionare Castel Capuano, dette spunto a urbanisti e società fondiarie di avviare l'impianto del nuovo Centro Direzionale. Durante la costruzione - partita dopo un concorso di primo grado del 1971, seguito da altri due concorsi negli anni successivi sino al 1977 - si sono succedute numerose vicende che hanno rallentato i lavori. L'opera - con una volumetria di circa un milione di metri cubi su un lotto quadrato di 250 metri di lato - è caratterizzata da due corpi longitudinali allungati tra i quali sono collocate tre torri che digradano da est verso ovest. Un'ampia piazza coperta a più livelli - fulcro delle funzioni nonché interpretazione di un organismo aperto «una ritrovata agorà» (D’Auria 1993) - funge da elemento di collegamento dei corpi di fabbrica, con i percorsi pedonali e meccanizzati tutti separati a seconda delle funzioni. La sua novità consiste «nello "spessore" della piastra che fornisce il nervo funzionale della struttura nonché, coi suoi prismi orizzontali semitrasparenti (le gallerie), l'adeguato sostegno delle tre torri; tra i due sviluppi, orizzontale e verticale, media con grande eleganza il prisma obliquo degli uffici» (D’Auria 1993). Ma l'opera, con chiari riferimenti a macrostrutture lecorbusiane, si contraddistingue anche per «un impianto chiaro ed eloquente cui non nuoce una dose di ridondanza» (Zevi 1996).

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.