QUARTIERE CEP TRAIANO

QUARTIERE CEP TRAIANO

AUTORE principale*

Marcello Canino

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

Napoli

estremi cronologici

1957 - 1972

tipologia

Edilizia residenziale pubblica

DESTINAZIONE

Edifici per appartamenti

perchè tutelarla

Per l'edificazione del rione su un suolo agricolo, all'uopo trasformato in edificatorio, fu sfruttata una delle tante varianti applicate all'urbanistica napoletana nel Novecento. Il finanziamento si ebbe col contributo di varie società: Ina-casa, Unrra-casa, Cassa per il mezzogiorno, Incis, soc. per il Risanamento le quali coinvolsero nella progettazione un nutrito numero di quotati architetti. L'iter progettuale fu lungo e travagliato anche per le difficoltà orografiche e idrogeologiche del suolo. «Il modello ispiratore ... fu quello delle nuove realizzazioni anglosassoni, olandesi e scandinave, segnatamente l'esempio di Vällingby, primo nucleo satellite previsto dal piano di Stoccolma del 1952, la linea scandinava, dall'urbanistica al design, essendo diventata il paradigma alternativo a quella razionalista fra le due guerre» (IX - 148). Si decise di realizzare, su un'area di ha 130, dei nuclei abitativi autonomi gravitanti intorno ad una piazzetta circondata da portici con edifici pubblici. Circa il 20% del lotto è occupata da edilizia privata - raggruppata in sei nuclei: tre a valle e tre a monte della strada-parco - con due tipologie: a torre ed in linea. Per una serie di errori, non tanto di ordine progettuale quanto di tematiche sociali e di salvaguardia ambientale, la costruzione «si trasformò così in un completo fallimento producendo uno dei quartieri più degradati, con una popolazione che intanto si era più che raddoppiata rispetto al programma iniziale» (De Fusco 1994).

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.