QUARTIERE SPERIMENTALE TORRE RANIERI

QUARTIERE SPERIMENTALE TORRE RANIERI

AUTORE principale*

Luigi Cosenza

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

Napoli

estremi cronologici

1945 - 1955

tipologia

Edilizia residenziale pubblica

DESTINAZIONE

complesso residenziale

perchè tutelarla

Nel quadro del vasto programma di Ricostruzione del secondo dopo guerra si posero, secondo Luigi Cosenza, due principali: il primo quello «del traffico e l'altro non meno grave dell'edilizia». La prima questione del traffico andava affrontata stendendo un piano regolatore generale, mentre per risolvere quella edilizia occorreva una sperimentazione razionale e approfondita. Da qui venne lo studio per la realizzazione di un quartiere sperimentale adottando tecnologie non tradizionali con i mezzi finanziari dell'Istituto per le case popolari della Campania. Il quartiere sperimentale sorse in una delle zone più belle della città, a Posillipo nella zona tra Torre Ranieri. Il lotto triangolare tra via Manzoni e via Petrarca interessato dal progetto del Centro studi per l'edilizia (CESUN) dell'Università di Napoli vide la costruzione del quartiere sperimentale in due riprese, tra il 1947 e il 1951, e tra il 1955 e il 1957. «L'eccezionalità del luogo ben si sposa con l'obiettivo di studiare i prototipi di casa mediterranea ripetibili e standardizzabili nelle loro componenti. La ricerca sull'industrializzazione dell'edilizia è qui infatti intesa innanzitutto come processo di perfezionamento di tipi» (Pagano 1994). Il quartiere, che insiste su un'area di 15.000 mq, è costituito da sedici palazzine - undici a due piani, quattro a tre, una a quattro - ognuna con un diverso tipo di struttura sperimentale, ma tutte orientate secondo un asse eliotermico. Pur se la volumetria e l'estetica delle singole costruzioni non presentano particolare cura né ricercatezze innovative, la vera sperimentazione è consistita nell'adeguare «alla serie di operazioni necessarie per giungere dalla impostazione concettuale del progetto alla composizione delle parti dell'edificio nel complesso edilizio i metodi propri della progettazione dei prodotti industriali, caratterizzati dalla precisione più rigorosa nel disegno, nella realizzazione delle parti e nel loro montaggio» (Cosenza-Moccia 1987). La sperimentazione ha riguardato le strutture portanti orizzontali e verticali, solo in alcuni casi blocchi di servizio e le scale. In queste esperienze la riduzione dei costi nell'ipotesi della serie risulta compresa tra il 15 ed il 20%, con punte fino a 40%. Queste ricerche sono state condotte unitamente al QT8 di Milano. Le varie soluzioni proposte hanno presentato due orientamenti fondamentali: con murature portanti verticali in elementi prefabbricati; con elementi portanti verticali isolati ed industrializzati costruiti in officina o nel cantiere a terra.

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.