RIONE GEMITO

RIONE GEMITO

AUTORE principale*

Marcello Canino

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

Vomero

estremi cronologici

1946 - 1948

tipologia

Quartieri

DESTINAZIONE

Residenziale

perchè tutelarla

Primo quartiere progettato per la Ricostruzione e la Bonifica Edilizia, il Rione Gemito sorse su delle preesistenti platee in cemento armato realizzate durante la guerra per edificare case per ‘senza tetto’ in un’area prevista nel PRG del 1939 come completamento dei quartieri Vomero-Arenella. A fine conflitto, il Provveditorato alle Opere Pubbliche bandì un concorso, vinto da Marcello Canino e Alfredo Sbriziolo. Tranne che per il rione Traiano, inquadrato nel Piano del 1958, tutti gli altri progetti di Canino ebbero quale costante riferimento il Piano del 1939, da lui ritenuto valido e operativo. Il quartiere si compone di ventinove edifici a sei piani, con due scale ognuna a servizio di due alloggi per piano, disposti in linea in più file, lungo una croce di strade orientate secondo i punti cardinali. Ai lati di via Altamura la disposizione a doppia fila determina due viali interni paralleli. Da rilevare la preminenza del rapporto edificio-strada, risolto con lo studio d’impianto e, a livello architettonico, con la sovrapposizione dei loggiati dei prospetti sulla strada o sui viali. I corpi di fabbrica sono caratterizzati unicamente dalle logge che animano i blocchi parallelepipedi. Nota Carughi (2010), «è evidente la povertà espressiva degli edifici e anche l'estraneità di questi rispetto alle strade, determinata da un'organizazzione chiusa dei gruppi di fabbricati, da una disposizione ripetitiva e poco attenta ai giusti rapporti tra aree e blocchi edilizi e, infine, dall'assenza di strutture commerciali e di servizio».

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.