SCUOLA MATERNA ED ELEMENTARE

SCUOLA MATERNA ED ELEMENTARE

AUTORE principale*

Luigi Cosenza

comune

Ercolano

provincia

Napoli

località

Madonnelle

estremi cronologici

1957 - 1959

tipologia

Scuole

DESTINAZIONE

Edificio scolastico

perchè tutelarla

La scuola materna ed elementare di San Vito - così la sua iniziale denominazione - fu edificata tra gli ulivi della collina di Pugliano, ai margini di una delle strade che si inerpica verso le pendici del Vesuvio, nella periferia più occidentale di Ercolano, a ridosso del parco superiore della Reggia di Portici. Oggi il Secondo Circolo Didattico "Francesco Giampaglia" è collocato in un territorio profondamente mutato, in cui l'amenità del sito è stata investita da un'intensa urbanizzazione, avviata proprio negli anni cinquanta, contestualmente alla costruzione della fabbrica. Sono gli anni in cui Luigi Cosenza si allontana dall'accettazione rigorosa e dogmatica dei principi del razionalismo e si avvia verso la sperimentazione. Pur senza mai aderire alle forme dell'organicismo, Cosenza si trova ad applicare nelle sue opere alcune alternative tipologiche e a variare le soluzioni di progetto. A questi anni fa riferimento la realizzazione della Scuola materna ed elementare di Ercolano: un complesso armonicamente inserito nel contesto, attraverso l'articolazione flessibile di volumi bassi intorno alla corte chiusa centrale e alle alle due aperte sul paesaggio, alle quali è rimandato il compito di raccordare architettura e verde circostante. Le aule sono tutte esposte a sud, protette dal sole diretto mediante pensiline sporgenti. Esse sono articolate in gruppi per frammentare la continuità di un corpo destinato a 12 aule per ciascuno dei due livelli. La corte interna e quella esterna, coerentemente con il modus operandi del progettista, rappresentano non solo una funzione diretta alla protezione climatica, ma utili alla formazione di spazi facilmente accessibili, di grande serenità. Nel 1960, Amedeo Maiuri, nel presentare l'opera, non manca di riconoscere un senso di classicità nell'impostazione progettuale dell'edificio, in cui la modernità delle strutture, l'articolazione dei corridoi e il movimento delle pareti, «non costrette alla rigidezza della veduta assiale, appare contemperata da quel sapiente adeguamento della geometria dei volumi alla realtà dello spazio che è il gran segreto dell'edilizia antica e dell'adattamento della costruzione al terreno [...] che ricordano la porticus fenestrata delle case d'Ercolano e delle ville pompeiane».

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.