ABBAZIA DI SAN GUGLIELMO AL GOLETO

ABBAZIA DI SAN GUGLIELMO AL GOLETO

AUTORE principale*

Angelo Verderosa

comune

Sant'Angelo dei Lombardi

provincia

Avellino

località

Contrada San Guglielmo

estremi cronologici

2001 - 2017

tipologia

Edifici per attività assistenziali e spirituali

DESTINAZIONE

Abbazia monastica

perchè tutelarla

Il complesso abbaziale benedettino di San Guglielmo, fondato nel XII, come testimonia l'epigrafe sul sepolcro del santo del 1151, prima del terremoto del 1980 rappresentava un articolato esempio di architetture di epoche diverse. I crolli determinati dal sisma su un contesto già compromesso dal degrado delle strutture murarie ha avuto effetti disastrosi. Tale situazione ha reso necessario un primo intervento di restauro realizzato da Carmine Gambardella tra il 1989 e il 1999. La commissione da parte della Soprintendenza ha interessato il restauro dell'abbazia, mantenendo la chiesa del Vaccaro allo stato di rudere e la progettazione di un nuovo corpo di fabbrica per ricucire l'ala del convento maschile distrutta dal terremoto. Il progetto di Angelo Verderosa iniziato nel 2001 ha mirato al completamento e alla ricostruzione del primo livello del monastero (abitato dai monaci) e a rendere funzionale l’abbazia, recuperando l’invaso spaziale di accesso. È stata allestita una foresteria di 20 posti letto, nucleo di un sistema turistico - anche religioso - dell’Alta Irpinia. Molte scelte, afferma il progettista, sono nate in cantiere dialogando quotidianamente con le maestranze. Gli unici criteri adottati sono stati la sobrietà delle forme, l’utilizzo di materiali locali e la volontà di sfruttare al massimo le potenzialità strutturali, economizzando anche sui trasporti. I materiali edili sono quelli della tradizione: pietra irpina lavorata da artigiani di Fontanarosa e Bisaccia e legno di castagno dei boschi di Montella. Le macerie lasciate dai precedenti terremoti sono state trito-vagliate e trasformate in una malta che è stata poi utilizzata e messa in evidenza nelle murature e nei pavimenti in cocciopesto. L'intervento di Verderosa realizzato tra il 2001 e il 2017 ha teso a riorganizzare gli spazi dell’Abbazia differenziandone la fruizione con percorsi d’accesso e funzioni aperte al pubblico, evitando interferenze con gli spazi riservati alla meditazione e alla preghiera. In questa occasione sono stati messi in sicurezza i ruderi della grande Chiesa del Vaccaro, sono state abbattute le barriere architettoniche nelle parti di uso pubblico e realizzati adeguati spazi destinati ai servizi accoglienza e di assistenza. Tra gli ultimi interventi delineati nel 2017 vi è un approfondimento degli scavi archeologici, la realizzazione del Museo del Goleto; l'implementazione delle vie pedonali e dell’area di sosta per mezzi turistici. "Nel Goleto - ha scritto Diego Lama - non è stato semplicemente attivato un gesto costruttivo, un fatto edilizio: è stato innescato un processo rigenerativo di un luogo, di una collettività, di un paesaggio".

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.