ABITAZIONI A NAPOLI – MARIANELLA

ABITAZIONI A NAPOLI – MARIANELLA

AUTORE principale*

Franco Purini

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

estremi cronologici

1982 - 1988

tipologia

Edilizia residenziale pubblica

DESTINAZIONE

Residenza

perchè tutelarla

Con il programma d’interventi ‘Pser’, varato con la legge n. 219/1981 a seguito del terremoto del 23 novembre del 1980, fu formulato un piano straordinario di recupero e nuova edificazione di 20.000 alloggi. Il programma riprendeva il ‘Piano delle periferie’ approvato dal Consiglio Comunale sette mesi prima del terremoto con l’intento di riqualificare le aree più degradate della ‘Napoli orientale’, con 4000 nuovi alloggi, servizi e infrastrutture per 50.000 abitanti. Nell’ambito del ‘Pser’ ricade l’intervento di Franco Purini e Laura Thermes a Piscinola-Marianella, uno dei 14 comparti del piano. L'uniformità e l'unitarietà che connota l'intervento del comparto n. 4, relativo ai centri di Piscinola e Marianella, deriva dalla decisione radicale di demolire gli edifici presenti nel lotto da parte degli architetti Luciana De Rosa e Massimo Pica Ciamarra che hanno redatto il piano. Le costruzioni demolite versavano infatti in precarie condizioni statiche e conservative, inoltre avevano ormai perduto le loro caratteristiche tipologiche a causa delle molteplici superfetazioni. Solo un edificio che funge da cerniera tra via della Bontà e via Marianella è stato preservato. Il progetto Purini-Thermes insiste su un un lotto triangolare su cui sono stati realizzati 8 edifici regolari a blocchi alternati che configurano due corti interne. Gli edifici contano nel loro insieme 65 alloggi di cui 7 realizzati nel recupero dell'edificio preesistente, due uffici e quattro negozi, mentre al piano sotterraneo si trovano invece i parcheggi e le cantine. Il progetto è articolato in un sistema ortogonale di corti quadrate di dimensioni diverse. Le corti di dimensione minore ospitano al centro le torrette con i vani scale collegate ai ballatoi di distribuzione che portano agli alloggi tramite ponticelli metallici. Su queste corti minori si affacciano gli ingressi e le cucine degli alloggi, mentre sulle corti maggiori prospettano gli altri vani che sono serviti da una loggia continua sorretta da pilastrini di ferro. L’interesse dell’intervento deriva dall’inserimento in un lotto irregolare di risulta, di un tessuto regolato da una logica interna dettata dal richiamo all’edilizia locale, rintracciabile nel rilievo conferito alle corti e nei materiali tradizionali utilizzati: intonaco e tufo a faccia vista. I collegamenti con passerelle metalliche aeree aggiungono un elemento inedito che sottolinea il geometrismo tendente all’astrazione, che connota l’intervento.

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.