estremi cronologici
2002 - 2005
tipologia
Edifici polifunzionali
DESTINAZIONE
Centro congressi
perchè tutelarla
In un’area di pregio ambientale, ma anche di sofferenza per il diffuso abusivismo e disordine, una Festhalle mediterranea si insedia con una forma chiara e perentoria: un parallelepipedo a pianta quadrata intonacato bianco, a evidenziare la natura collettiva dell’edificio.
La costruzione (25x25 m e 7m di altezza) è costituita da una loggia che percorre il perimetro murario e un invaso centrale a tutta altezza che replica la figura del quadrato (15x15 m) e trova il suo riparo in una copertura in legno lamellare, con cassettonato di 5 metri di passo in coerenza con la maglia strutturale dei pilastri in cemento armato.
I prospetti si compongono in attente calibrature e allineamenti di un’unica finestra, replicata su due piani sul fronte d’ingresso e quello opposto, mentre le altre due facciate al piano inferiore presentano bucature più alte e larghe che partono da terra. Il sistema delle proporzioni sembra rivolgersi alla lezione di Leon Battista Alberti in Palazzo Rucellai, come alle costruzioni spoglie e laconiche di Heinrich Tessenow e Karl Ludwig Hilberseimer.
Quest’aula si inserisce nella tradizione del razionalismo mediterraneo della scuola napoletana di architettura.
Mappa
* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.