CENTRO PRODUZIONE RAI

CENTRO PRODUZIONE RAI

AUTORE principale*

Mario De Renzi

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

Napoli

estremi cronologici

1959 - 1963

tipologia

Sedi del settore terziario

DESTINAZIONE

Centro di produzione radiotelevisiva

perchè tutelarla

Dei tre autori, De Renzi contribuì poco alla elaborazione del progetto, perché impegnato in molte realizzazioni a livello nazionale. Il complesso - quinto centro di produzione Rai costruito in Italia - occupa un’area di 18.400 mq. ed ospita tutte le funzioni necessarie per un centro autosufficiente: mensa, cappella, studi radiofonici e televisivi, blocco servizi, auditorium. Con partenza dal lato opposto all'ingresso, esso è costituito planimetricamente da un lungo corpo rettangolare che in lunghezza occupa quasi tutto il lotto. Ortogonalmente ad esso si pongono l'auditorium e due stecche aeree, di collegamento ad altri corpi rettangolari paralleli al primo. Nonostante l'uso di semplici elementi geometrici, la composizione presenta un'articolata volumetria determinata dalle altezze diverse. Nell'opera i volumi emergenti si alternano ad altri incassati, gli uni e gli altri collegati da pensiline vetrate. Il massimo risultato architettonico è ottenuto nell'auditorium, dove si notano i volumi chiusi, tagliati lateralmente dalle scale esterne. La movimentata ed interessante maglia strutturale a vista diventa un elemento architettonico dominante - che come «...una sorta di spicchio di cilindro alla Mel’nikov, si solleva sulla strada, retta da sei piloni. Sotto se ne sta, compresso, un basso foyer, percorso il quale si sale, di colpo, in uno spazio di 14.000 mq, una sala dalle 1000 sedie, tutte inerpicate su di una gradinata, sotto un soffitto altissimo, teso su sei travi in precompresso di 75 m. di luce» (Carreri, 1994). Numerosi interventi nel corso degli anni hanno alterato la struttura originaria dell'auditorium e ne hanno modificato la spazialità interna in ragione di diverse esigenze funzionali. Dopo oltre un decennio di inattività la grande sala è stata oggetto di un progetto restauro, terminato nel 2005, che ha teso l'idea moderna del «costruire nel costruito». Gli obiettivi fondamentali perseguiti da Alessandro Castagnaro (Gnosis Architettura) sono stati: - restituire l'articolazione spaziale interna dell'auditorium alla volumetria originaria anteriore agli interventi verificatisi nel corso degli anni, recuperando e valorizzando il lessico architettonico originario; - migliorare e potenziare l'acustica della sala onde; - permettere una pulita diffusione ed un migliore ascolto della musica concertistica; -rendere la sala polifunzionale per attività concertistiche, teatrali di spettacolo televisive e di conferenze.

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.