COMPLESSO POLIFUNZIONALE SANTA MARIA DELLO SPLENDORE

COMPLESSO POLIFUNZIONALE SANTA MARIA DELLO SPLENDORE

AUTORE principale*

Massimo Rosi

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

estremi cronologici

1978 - 1988

tipologia

Interventi di recupero e trasformazione

DESTINAZIONE

Scuola materna - Scuola media

perchè tutelarla

Il complesso è posto sulle pendici della collina del Vomero, all’estremità occidentale del prolungamento del decumano inferiore, all’interno di un isolato occupato in gran parte dalla chiesa e dal convento seicentesco di Santa Maria dello Splendore, con un’esedra e un portico di scuola vanvitelliana, e dall’ottocentesca Villa Girardi. L’opera rientra nel programma degli interventi di recupero e riuso di alcuni edifici di proprietà comunale con delibere del 1/6/1978 e del 17/3/1980, finanziati con la legge 457/1978. L’idea iniziale prevedeva la trasformazione del lotto in un centro polifunzionale, ma la carenza di attrezzature nel quartiere Montecalvario indirizzò il gruppo all’elaborazione di un progetto per una scuola materna per 30 divezzi e 12 lattanti e una scuola media di 18 aule, con una serie di servizi predisposti per essere fruiti dall’esterno anche al di fuori dell’orario scolastico. Un sistema di terrazze aperte sul golfo supera i sette metri di dislivello tra via Scura e vico Soccorso e collega i diversi volumi, restaurati e di nuova edificazione, che costruiscono il perimetro: la palestra nell’ex convento, «elegante nella sua austera copertura a tralicci di ferro»; il palmeto ricavato dall’abbattimento di alcune strutture preesistenti su via del Formale; il nuovo asilo al posto della villa su vico Soccorso; infine, l’esedra vanvitelliana che funge da fondale del patio della scuola media. All’esterno, la fitta tessitura di mattoni alleggeriti di colore giallo tufo riconduce all’unità il complesso scolastico. Il compatto manto di rivestimento a faccia vista è interrotto solo dalla diversa posa in opera sulle fasce marcapiano e dai lunghi tagli delle finestre, da cui si intravedono e talvolta affiorano le griglie geometriche degli infissi metallici preverniciati in colore rosso scuro di un razionalistico nitore. La dimensione, la collocazione e la complessità della realizzazione fanno di quest’intervento all’interno del centro storico di Napoli un’eccezionalità particolarmente interessante ancora oggi per il principio metodologico adottato in coerenza con una dialettica antico-nuovo, riproponendo «in un’attualizzata chiave moderna il tratto saliente di quella plurisecolare tradizione dell’architettura napoletana che ha saputo utilizzare i naturali declivi del sito per produrre lo scenario irripetibile di una città adagiata sull’arco collinare come una sorta di antico teatro greco» .

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.