estremi cronologici
1956 - 1960
tipologia
Edilizia residenziale pubblica
DESTINAZIONE
Edifici per appartamenti
perchè tutelarla
L'opera, nata al posto di un villino di inizio secolo circondato da un ampio giardino, assume la denominazione dalla impresa costruttrice ing. Angelo Decina. "La consuetudine di abbattere il vecchio danneggiato o di modesta entità, per costruire massive volumetrie, fu molto diffusa a Napoli nel ventennio tra il '40 ed il '60, ma in questo caso, anche se l'eliminazione del verde sussiste, l'architettura sostitutiva è senz'altro positiva". (Castagnaro 1998). Il complesso è articolato in due blocchi distinti, i quali dominano il panorama e lo influenzano da valle. Il primo, a quattro livelli, si estende orizzontalmente, quasi a formare da base al secondo, di sei piani, con configurazione a torre. La costruzione bassa segue con varie spezzate l'andamento stradale ed è isolata dal suolo mediante pilotis arretrati; comprende sei alloggi per piano, suddivisi nei tre corpi scale ognuno con ascensore; la torre, invece, è un tipico edificio in linea con due alloggi per piano. Le facciate, anch'esse differenziate, nel primo blocco alternano sporgenze e rientranze sui primi tre livelli e sull'attico, ora in intonaco bianco ora in mattoni a vista, il quarto livello è un lungo nastro passante vuoto. L'altro corpo ha un prospetto più comune e, pertanto, in contrasto per alcuni versi con il sottostante. «In sintesi, se nella volumetria complessiva, come s'è detto, tutto concorre all'unità dell'organismo, nei dettagli i due edifici mostrano delle variazioni che inducono a pensare alla presenza di due progettisti» (De Fusco 1994).
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