Lo stabile rientra, insieme a quello al civico n. 2, nel programma di sostituzione edilizia del patrimonio danneggiato dal sisma del 23/11/80. Allineato alla cortina stradale preesistente, si differenzia per un abile gioco di vuoti e pieni articolato separatamente tra invaso ed involucro. I percorsi interni assumono sempre un ruolo determinante: al civico 2, un camminamento si dirama da un porticato sul piano stradale giungendo ad un terrazzo privo di affacci; il civico 53, di dimensioni maggiori, si eleva intorno ad un minuto cortile interno in due blocchi, uniti da una scala comune al piano basamentale oltre il quale essa si sdoppia in due rampe che riecheggiano l’effetto scenografico della tipologia napoletana settecentesca di scala aperta. «Anche se ad un attento esame si può rilevare una sorta di ambiguità stilistica, i due stabili costituiscono un valido esempio di inserimento del "nuovo" in un contesto preesistente» (Castagnaro, 1998).