estremi cronologici
1955 - 1980
tipologia
Università - Campus
DESTINAZIONE
Edificio universitario
perchè tutelarla
Il dibattito sulla scelta del sito in cui trasferire la facoltà di ingegneria, allocata nel monastero di Donnaromita, durò a lungo. Finalmente nel 1948, dopo che il preside della facoltà, Adriano Galli, aveva affidato a Luigi Cosenza, Camillo Guerra e Gastone Avolio De Martino il compito di studiare una soluzione architettonico-urbanistica adatta, si optò per piazzale Tecchio. L'edificio, su pilotis, si inserisce armonicamente nel contesto urbano ponendosi a chiusura delle stecche abitative su viale Augusto, erette già dallo stesso Cosenza il quale dichiara di aver voluto costruire «un organismo architettonico unitario, dal tracciato dei sottoservizi alla distribuzione del verde, dal proporzionamento delle aule alla selezione dei colori, dallo studio della circolazione alla ricerca di una composizione capace di esprimere con linguaggio moderno il tradizionale equilibrio tra razionalismo e fantasia dell'edilizia campana» (Cosenza, 1950). I validi spunti architettonici dell'opera, spesso in antitesi tra loro, denotano la ricerca di un nuovo linguaggio, più ricco e complesso delle precedenti esperienze razionaliste degli Autori, «sebbene il meglio della fabbrica stia nei suoi spazi interni, nel rapporto fra i locali chiusi e la corte-giardino, nelle sezioni libere di molti ambienti, nel ruolo che le numerose scale giocano nel collegare i vari livelli, e non tanto in alcuni aspetti delle superfici esterne che ricordano un certo monumentalismo latino-americano, è proprio su questo identificato con una crisi del Razionalismo che sembra accentrarsi l'interesse di Cosenza» (De Fusco 1994, 166).
(Alessandro Castagnaro)
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