estremi cronologici
1956 - 1966
tipologia
Musei e Aree archeologiche
DESTINAZIONE
Museo e Biblioteca
perchè tutelarla
L’edificio, di architettura neo-razionalista, è stato progettato dall’architetto Francesco Fariello, vincitore di un concorso nazionale di idee nel 1955. La struttura, come ancora oggi testimoniato dal giardino annesso, sorge nel sito un tempo occupato dall’Orto Botanico di età borbonica.
Fariello propose per il Museo Irpino e Biblioteca Provinciale un edificio di dimensioni contenute, per rispettare le preesistenze arboree in situ. L'impostazione progettuale, che portò a preferire un unico ingresso e un blocco scala per l’intera struttura, non impedì soluzioni distributive funzionali e consentì la realizzazione di un ampio giardino, aperto sul Vallone Fenestrelle, di misurata eleganza per il disegno geometrico e il sapiente uso del verde. La costruzione si sviluppa intorno a un piccolo cortile centrale: al piano terra sono gli ambienti del Museo, con allestimento di Mario Napoli; al primo piano quelli del Provveditorato agli Studi; al secondo piano la Biblioteca. Il Museo Archeologico occupa una superficie complessiva di circa 2000 mq, compreso il cortile, e di fatto costituisce una struttura multifunzionale, all'interno della quale convivono altri servizi al pubblico, quali Biblioteca Provinciale, Mediateca Provinciale, Emeroteca e Centro Rete.
L’edificio, con la sua massiva volumetria, le fronti composte da rigorose scansioni dissimmetriche, costituisce un significativo esempio di opera post-razionalista, ormai affrancata dalle ipoteche ideologiche e monumentali. L’inaugurazione del Museo avvenne nel 1966, in un decennio particolarmente felice per le sorti della città di Avellino.
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