NUOVA PIAZZA DI FUORIGROTTA

NUOVA PIAZZA DI FUORIGROTTA

AUTORE principale*

Massimo Pica Ciamarra Associati

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

Fuorigrotta

estremi cronologici

1987 - 1990

tipologia

Spazi pubblici

DESTINAZIONE

Piazza urbana

perchè tutelarla

Il progetto per la piazza a Fuorigrotta va inquadrato nel piano degli interventi in vista dei mondiali del 1990. Così Italstat, concessionaria del Comune di Napoli, affida il ridisegno dell'area urbana a ridosso dello Stadio San Paolo, prevedendo una nuova strada in sottovia e un sistema interrato di parcheggi, oltre al riassetto di piazzale Tecchio. La vasta area di forma triangolare è delimitata a ovest dalla Mostra d’Oltremare di Marcello Canino e dall’Istituto Motori del CNR, a sud dalle stazioni Campi Flegrei e della Cumana, a est dalla facoltà di Ingegneria di Luigi Cosenza, a nord dallo stadio di Carlo Cocchia. Così il riordino della piazza si configura sia come spazio pedonale di riconnessione fra episodi architettonici di indubbio valore, sia come punto di nodo per la mobilità ferroviaria, che come implementazione viaria in sottosuolo con annessi parcheggi. Punto d'avvio del disegno della piazza che ne determina l'asse direzionale è il collegamento tra l'Istituto Motori del CNR e il Politecnico. Quest'asse è segnato da una passerella d’ingresso che fissa la direzione fondamentale su cui si imposta la nuova piazza pavimentata in legno. La piazza dunque si configura secondo la geometria triangolare del lotto, con lato di 120 metri, prevedendo assi multipli di attraversamento che mettono in connessione le preesistenze all'interno. Tema d'ispirazione sono le macchine settecentesche delle feste popolari napoletane, i suoi vertici sono segnati da tre “obelischi” alti 40 metri. la Torre del Tempo e dei Fluidi, in legno lamellare, disegna una meridiana sulla piazza; simbolo di attenzione ambientale, include una vela azionata dal vento, schermo per raggi laser dalla Torre della memoria; - la Torre dell’Informazione, in alluminio, con antenne paraboliche ed un videowall per il cinema in piazza; alla base un tamburo informativo rotante ed in alto 'la casa del piccione viaggiatore'; - la Torre della Memoria, in pietra e ferro, è un grande “periscopio” che consente di vedere oltre, il mare e la città storica. Altro elemento caratterizzante l’intervento è sul lato nord del triangolo una gradonata in mattoni – stimolo per la sosta godendo dell’esposizione al sole – che segna lo spazio urbano permettendo di giungere ad un ulteriore piazza in quota che, delimitata dal portico di accesso allo stadio, copre il parcheggio e la viabilità in sottosuolo. La gradonata digradante verso ovest con piani inclinati variamente orientati e lavorati in filari in aggetto di mattoni integra una fontana con rivoli d'acqua che incanalandosi azionano un meccanismo acustico che acuisce il suono di caduta dell'acqua.

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.