L'intervento di recupero e riqualificazione nel centro storico di Morcone ricostruisce e completa con un linguaggio francamente moderno l’antico palazzo del vecchio municipio, danneggiato dal terremoto del 1980. L'antico insediamento sannita sul monte Mucre è caratterizzato da un fitto tessuto edilizio costruito in pietra calcarea a gradonate si spiega seguendo l'orografia del terreno. Sul lungo e stretto Corso Italia, una facciata di acciaio e vetro riconfigura la parte non più recuperabile dell’antico paramento murario di pietra e occupa per intero il prospetto ai piani superiori, attestandosi sulla originaria struttura. All’interno il Palazzo comunale è tutto ricostruito. Il forte dislivello del terreno, tratto distintivo dell'insediamento, è sfruttato per allestire sul fronte posteriore del palazzo, in corrispondenza della copertura, una piazza belvedere con una torre emergente che funge anche da collegamento interno con l’edificio. Questo spazio si conforma ad anfiteatro verso la città e verso la valle del Tammaro. L'intonaco bianco della nuova struttura si definisce per contrasto nel contesto dell'edificato esistente. Le ampie superfici vetrate rendono generosa la vista sul paesaggio e luminose le sale interne, allestite dai progettisti con arredi su disegno. La sala riservata al sindaco è ricavata in un ambiente d'angolo che con un bow-window a forma triangolare. L’esecuzione complessiva si rivela pregevole, definendo un episodio certamente positivo nell’ambito della controversa vicenda della ricostruzione dopo il sima.