Il palazzo è una delle ultime opere di Moretti e l’unica realizzata a Napoli. All’autore fu dapprima richiesta una ipotesi per la ricostruzione della via Marina, mentre l'incarico finale riguardò soltanto la progettazione del palazzo in oggetto. Questo ha pianta ad "U" con corte interna e configurazione planimetrica che scaturisce dall'insieme di corpi differenti per volumetria. Infatti, mentre la parte su via De Gasperi - trattata in alluminio e vetro, scandita da pilastri emergenti e da nervature in acciaio verniciato - si eleva per dieci livelli, le ali interne, che costituiscono la "U" in pianta, sono solo di due piani. Particolare che rende l’opera particolarmente originale è la pensilina a due livelli la quale, percorrendo il perimetro sulle vie De Gasperi e Cortese, si sviluppa con colonne arboriformi in cemento armato a vista e con un doppio ordine variabile di mensole aggettanti. «Il porticato, se da un lato riesce a costruire uno spazio esterno, proprio all'edificio, che media fra la strada e gli spazi interni, dall'altro si pone come termine linguistico destabilizzante il raziocinio che governa quello che, altrimenti, sarebbe stato solamente un edificio per uffici ben costruito» (R. Marone in P. Belfiore-B. Gravagnuolo, 1994).