Il progetto delle insulae 3, 6 e 7 del Rione Terra prevede la realizzazione di un nuovo percorso che non alteri il carattere del luogo. Il progetto ha inoltre tenuto conto dell’esigenza di esporre i reperti di piccole dimensioni e di illuminare adeguatamente gli ambienti. Nell’area sono stati ritrovati: edifici romani attribuibili all’impianto originario del 194 a. C. ed il decumano massimo, sottostante il palazzo de Fraja e il palazzo vescovile. Il percorso viene concepito come una passerella trasparente sospesa che si sviluppa sugli antichi lastricati in basolato del decumano maggiore e del cardine. Questa soluzione consente di oltrepassare i piccoli salti di quota e i notevoli vuoti che segnano il piano di calpestio originario. La passerella - composta da elementi modulari poggiati con piedi regolabili e completati da una balaustra di sicurezza – è realizzata in acciaio inox, il calpestìo è in vetro coperto da un’ulteriore lastra di cristallo stratificato con bordo satinato in modo tale da permettere la visione della zona archeologica sottostante. La struttura è sospesa ed ha carattere di flessibilità per adattarla alla varietà degli ambienti che attraversa. Il percorso, privo di luce naturale, ha richiesto un attento progetto illuminotecnico volto a valorizzare le presenze architettoniche e archeologiche anche mediante fasci di luce direzionati. Le linee degli impianti sono state realizzate con tubazioni di rame a vista. Il progetto comprende inoltre il disegno e la realizzazione di elementi didascalico-informativi: le «stele» e i pannelli.