PIANO DI RICOSTRUZIONE BISACCIA

PIANO DI RICOSTRUZIONE BISACCIA

AUTORE principale*

Aldo Loris Loris Rossi

comune

Bisaccia

provincia

Avellino

località

Bisaccia Nuova

estremi cronologici

1981 - 1990

tipologia

Insediamenti

DESTINAZIONE

Attrezzature pubbliche, residenza

perchè tutelarla

La legge n. 219 del 14 maggio 1981 recante ulteriori interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 1980 promosse diverse opere di ricostruzione di diversi comuni dell’area irpina, con approcci di varia natura. In questo contesto si inserisce il piano di urbanizzazione della nuova Bisaccia. L’esperienza di Aldo Loris Rossi nell’Irpinia, a prescindere dal valore degli interventi, ha un significato più profondo. Essa è radicata nella realizzazione della ‘città prossima ventura’ post-industriale ideata dalla corrente utopistica del Novecento e si compie nella concreta realizzazione di un nutrito numero di edifici progettati da un unico architetto all’interno di un piano del medesimo autore. In particolare, essi sono: la Scuola materna (1982), dove la scelta della pianta libera permette di ottenere configurazioni diverse degli spazi; l’Asilo nido (1982), il cui impianto architettonico è fondato su uno schema a spirale intorno a un unico ambiente circolare, caratterizzato da una forte unità formale capace di stimolare i piccoli utenti; la Centrale Sip (1983), in questo caso la forma della centrale è determinata dalla compenetrazione di due volumi: un parallelepipedo di base quadrata a doppia altezza e un corpo scala emergente; la Casa Morano (1987), che si appoggia al pendio mediante un sistema di scale e vani che espandono lo spazio, mentre la pianta è articolata su due cilindri, contenenti impianti e collegamenti verticali, che sostengono piattaforme circolari; la Casa Gervasio e lo stabilimento per materiali edili (1983), in cui l’intero organismo è retto da cilindri cavi dell’impiantistica; la Chiesa e centro culturale della nuova città (1984); il Mercatino coperto (1987); la Centrale Enel (1988); l’Ossario del cimitero (1989), la cui morfologia è fondata su un cilindro cavo in marmo bianco di Carrara poggiato a sua volta su un parallelepipedo; infine, la Scuola elementare per 18 aule (1990).

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.