TERMINAL CRICUMVESUVIANA

TERMINAL CRICUMVESUVIANA

AUTORE principale*

Giulio De Luca

comune

Napoli

provincia

Napoli

località

estremi cronologici

1972 - 1978

tipologia

Edifici per i trasporti

DESTINAZIONE

Stazione ferroviaria

perchè tutelarla

L’area tra piazza Garibaldi e la stazione Circumvesuviana di Napoli è uno dei principali snodi della mobilità cittadina pedonale sia in superficie che sotterranea. Si tratta della stazione terminale di una rete di servizi ferroviari a carattere regionale, tra Napoli e i comuni vesuviani, i centri del Nolano e Acerra. La stazione di corso Garibaldi della società Circumvesuviana è l'esito di una rifabbrica della vecchia stazione su medesimo sito. Stilisticamente affine alla stazione centrale, si articola su una bassa piastra-pensilina (con biglietteria e servizi vari) e su una arretrata torre di quattordici piani sul lato sinistro del prospetto. La stazione, tutta in calcestruzzo a vista, presenta inedite soluzioni tecnico-architettoniche. La morfologia, ottenuta mediante un angolo a 45° tra il fascio dei binari e la parallela al corso Garibaldi, si ripete al piano terreno. Tagli con la stessa angolatura si ritrovano anche nelle testate della torre le quali sono costituite da curtain-wall e da elementi frangisole orientabili, con un grigliato in tubolari metallici a coronamento. Degna di nota la corposa pensilina la quale, sorretta da pilastri triangolari, è scandita da doppie travi inclinate, sempre a 45°, che percorrono all'interno tutto l’edificio viaggiatori. «Comunque, se qualcosa ci dice che l’immagine dell’intero organismo è troppo forte e ridondante, specie nel contesto in cui sorge, e se le matrici geometriche non affrancano l’edificio da un manierismo wrightiano, esso, con la positiva discordanza fra un corpo alto e leggero ed uno basso e pesante, va indubbiamente classificato fra le opere più significative della recente architettura napoletana» (R. De Fusco, 1994)

Mappa

* L'elenco completo degli autori e dei ruoli è consultabile sulla scheda del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi.